Alle superiori ho studiato grafica pubblicitaria. In quegli anni – ora, non mi prendete per vecchia, ma insomma di anni ne sono passati – era un indirizzo nuovo da queste parti, ricordo che andai a vedere quella scuola con un’amica dell’epoca e sua madre, rimasi affasciata e pensai che potesse essere una buona scelta.
La grafica mi piaceva, e avuto il diploma ho continuato quella strada prima di stoppare e seguire in tutto e per tutto il mio amore per la fotografia.
Ma le arti si possono mescolare. La foto è finita quando noi decidiamo che lo è. Una volta scattata possiamo ancora farci qualcosa.
Mescolando grafica e fotografia ci si può divertire tantissimo, da qui nasce questo mini-progettino.
Prendete alcune ore libere sparse tra la giornata, un’idea strampalata e divertente, degli amici disponibili, il tutto con l’aggiunta di un pizzico di photoshop. Questa è la ricetta del progettino Crazy Faces.
Non un reale progetto, ma più un passatempo da dividere con amiche e amici, o con me stessa e perché no anche con degli sconosciuti.
Un modo per sperimentare e trovare qualche risposta o solamente farsi qualche domanda in più.
La mia professione è sperimentazione, è evoluzione.
Di seguito trovate due autoritratti, ma per il resto, i protagonisti sono loro: Michela, Giorgio, Claudia, Silvia, con cui abbiamo realizzato queste foto, mescolando grafica e fotografia e che ringrazio per essersi messi in gioco.
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