Album di famiglia • Non solo ricordi del passato

Riguardi mai i vecchi album di famiglia? Ri-sfogli mai le tue foto di bambina/o? Ho deciso di scrivere un nuovo blog post perché voglio raccontarti come le foto di famiglia, le foto del passato, possano essere un elemento importante nella nostra vita.

“Nulla è nella mente se prima non è nei sensi” diceva Aristotele e, se ci pensi, è proprio così il ricordo è sia nella mente che nel corpo, insieme al pensiero arriva anche la sensazione.

Viviamo in un mondo fatto di immagini: il nostro inconscio funziona ad immagini, così come il nostro pensiero e i nostri ricordi. La fotografia connette mente e corpo.

Spesso riguardando uno scatto riassaporiamo quel cibo, sentiamo quel profumo, percepiamo il calore di quel sole o il freddo di quella giornata invernale. Sentiamo battere il cuore guardando le foto di quel bacio o di quell’abbraccio.

Riguardando i miei scatti di bambina sento ancora il prurito delle calze di lana che mi faceva indossare mia madre o il collo strettissimo delle camicette, se ci penso ancora oggi mi vengono i brividi. Non a caso oggi non possiedo nemmeno una camicia e faccio ancora fatica ad indossare un paio di calze. Tu hai mai notato questo tipo di collegamento? Quello che indossavi nelle foto di bambina/o rispetto a quello che metti ora?

Ho ritrovato degli scatti in cui indossavo cose coloratissime, a discapito della mia adolescenza total black; ora da adulta sorrido nel rivedermi in quella foto di bambina, con un paio di calze verde acido e una maglia azzurra. Ero una creativa, amavo il colore, amavo uscire dagli schemi e superare limiti prestabiliti chissà poi da chi. Ero una bambina sorridentissima, sono diventata un’adolescente arrabbiata e strana, per poi cambiare ancora e mescolare tutto. Chissà che altro succederà, come muterò ancora.

Una volta ho letto di questa donna a cui hanno scattato una foto in posa, lei continuava a guardare quella foto, convinta di averla già vista, ma non era possibile. Guardando nei vecchi album di famiglia ha ritrovato una sua foto da bambina con la stessa posa ed espressione. Quanto è bello ritrovarsi?

Anche le foto che non ci rappresentano in prima persona raccontano di noi, la nostra storia, i membri della famiglia, casa, i paesaggi, gli usi e i costumi.

Riguardo spesso delle foto di una nonna che non ho avuto la fortuna di conoscere: non so come si muoveva, non conosco la sua voce o i suoi modi, ma guardando delle foto rivedo un po’ di me stessa, credete sia strano? Io non credo.

Il mio invito è di prendere quell’album di famiglia, di osservarlo, ma non solo. Ti invito anche ad altre ulteriori riflessioni. Prova non solo a osservare quelle vecchie fotografie, ma anche a osservare te stesso mentre le guardi.

Parlando delle foto di mia nonna io mi sono resa conto di sorridere osservandole, per qualche strano motivo non mi sento triste per non averla conosciuta, ma mi sembra un modo per sentirla vicino a me. Ho le spalle aperte e un sorriso.

Nota se sei ricurva/o, nota la posizione in cui stai, nota l’emozione che provi, poniti delle domande.

Porsi delle domande non mi stancherò mai di dirlo, ci aiuta a fare chiarezza in noi stessi o a creare un po’ di confusione, che poi però porta alla chiarezza.

Il mio ultimo invito è quello di ricordarti di stampare le tue foto. Le fotografie digitali non durano in eterno, una chiavetta o un hard disk possono rompersi, venire superati (vedi floppy disk o cd che fine hanno fatto). Stampare le tue foto non solo preserverà i tuoi ricordi, ma sarà interessante per te, per la tua storia e per le future generazioni a cui capiteranno tra le mani.

Ultima cosa: se sei una di quelle persone che ai mercatini dell’usato acquista vecchie foto di sconosciuti, chiediti perché hai scelto di portare a casa quelle fotografie. Prova a scriverci una storia, a dar loro dei titoli. Così facendo, potresti scoprire qualcosa in più su te stessa/o.

→ Se sei interessata/o a scoprire di più su di te intraprendendo un percorso, io ti propongo“GUARDARE OLTRE” • il potere dell’autoritrattooppure DERIVA • il percorso attraverso il ritratto fotografico

→ Hai domande, curiosità o vuoi solo condividere la tua storia con me? Puoi scrivermi.

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